Un mistero templare (quasi svelato …)

Il manoscritto Fr. 1977 della BNF (ex Biblioteca Mazzarino), è uno dei quattro testimoni che tramanda gli Statuti dell’Ordine templare scritti in antico francese. Nei primi fogli di guardia, compaiono scritte in gotica corsiva e in un idioma che appare come un misto di latino e lingua d’oc. In alcuni frasi le parole sono intervallate da segni di croci. Date le condizioni del manufatto, esse si rivelano a primo acchito di difficile lettura e di significato oscuro, tanto che uno dei primi editori del testo (Maillard de Chambure) vi aveva addirittura riconosciuto alcune lettere di un presunto alfabeto segreto del Tempio. Un mio tentativo di decifrazione, presentato nella prefazione alla mia edizione del Corpus normativo templare, ha dato i seguenti parziali risultati.

Sul f. 1v compaiono quattro righe indecifrabili, poi il seguente testo :

+ oc + est + nom moy + santa + / tre nitas + / + carta + dea + et infusione + / e de aqua cant(r)a + + carta dea + / et enfusion<ou> + / et de aqua cant(r)a + / +oc + est + nom + moy + / santa + trinitas.

Sul f. 2r:

nota que los espitalyer son / deyron los merchan de la costa de malfa / en tenplhen…  seinhas primierament tu meteie / .iiii. vegadas e la bestia .i. e dy .iiii. / pater nostre a la honor de mosseinher / sant yorgi, pueys .iii. vegadas, ayssi val / a my manescalcia <cay ves> la fei de jeshu crist .iiii. a donya santa maria e tot … persona que <dou> doy dir iii pater nostre a le <seyor> de mosseniher saint herino.
+Tu + es + alpha + et + O + / in + te + medium + et + finis

Le prime righe del secondo foglio, sembrano riferirsi agli Ospitalieri di San Giovanni, definiti originari di Amalfi, fatto questo che è stato di recente accertato dalla storiografia, e questa pur frammentaria testimonianza contribuisce ad avvalorare tale tesi.
Il resto delle scritte sembra essere una sorta di benedizione, di scongiuro o di esorcismo per i cavalli. Sicuramente si tratta di una pratica medica consistente nello scrivere su di un pezzo di carta esorcismi e scongiuri atti a debellare la malattia, pezzo di carta che poi veniva posto sulla parte malata. In alcuni ricettari occitani troviamo alcuni esempi simili che usano la stessa lingua e lo stesso sistema di scrittura contrassegnato con delle croci.


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Un commento

  1. giovanniamatuccio ha detto:

    L’ha ripubblicato su Storia Militare Medievale.

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