Sangue e amore adulterino nel poemetto cavalleresco: “Dei tre cavalieri e della veste”

Il poemetto Des tres chevaliers et du chaisne, fu composto nella seconda metà del XIII sec. dal trovatore belga Jacques de Baisieux (P.A.Thomas, L ‘Ouvre de Jacque de Baisieux, Paris 1973)

Tre cavalieri richiedono d’amore una dama di alto lignaggio, il cui marito che non è abile nel torneo, organizza comunque i giochi ai quali sono venuti per partecipare. Alla loro triplice sollecitazione, condensata nell’unica preghiera del più ricco di loro, la dama oppone una saggia riserva. Dopo la loro partenza, incarica segretamente uno scudiero di consegnare ai tre, a turno, la propria veste bianca, con il seguente messaggio: approverà il servizio d’amore di colui che accetterà di combattere indossando la sola sua veste come usbergo. I primi due rifiutano, tra questi il più ricco, nel cuore del quale si svolge una lotta tra Amore e Valore contro Paura, e dove alla fine quest’ultima prevale. Al contrario, alla fine di una notte trascorsa vicino alla veste bianca, durante la quale Amore e Valore sconfiggono Paura e Codardia, il cavaliere più povero accetta. Si svolge quindi il torneo; l’amante con il cuore irremovibile fa miracoli e ne esce con la veste bianca a brandelli e sanguinante per i colpi dei suoi avversari. Alla fine vince il premio. Tra la vita e la morte, viene riportato dalla dama e viene salvato solo dall’amore terapeutico di costei che, tramite la complicità dello scudiero, va a fargli frequenti visite.
Poi arriva il tempo simmetrico della contro prova. Il marito organizza sontuose feste. Apprendendo che la dama fornirà il servizio in occasione di un grande banchetto, il cavaliere ferito le rimanda indietro la veste attraverso lo scudiero, implorandola di indossarla per alleviare i suoi dolori. La dama non esita a soddisfare il desiderio dell’amante: appare al tavolo, sfoggiando la veste macchiata di sangue che ha cara più di un ornamento reale, e il cui significato scandaloso – amore adulterino – è immediatamente percepito dagli ospiti. Quanto a suo marito, colpito nel suo onore, non lascia trapelare nulla. A questo punto l’autore, Jacques de Baisieux, impegna cavalieri, dame e fanciulle nel giudicare chi, tra l’amante e la dama, rischiò di più.

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